Rap Italiano: La Storia
Il rap italiano è la trasposizione del rap americano, legato anch'esso alla cultura hip pop. Nella penisola si sviluppa nei primi anni ottanta passando da testi in inglese a quelli in lingua italiana, ma è negli anni ottanta che i gruppi appartenenti alla scena hip hop incidono i loro primi lavori significativi. Negli anni 2000 il rap italiano ha riscontrato una notevole crescita commerciale con il lancio mediatico di numerosi rapper,la nascita di molte competizioni di freestyle e la diffusione tramite internet.
I primi anni novanta: the Old School
All'inizio degli anni novanta si muovono i rapper delle "Posse", termine inglese che significa "gruppo", attivisti nel campo politico-sociale e di rivendicazione di diritti, che si servono della musica per esprimere le proprie opinioni e diffonderle. Il movimento si sviluppa essenzialmente nell'ambito dei centri sociali.
Le sonorità di quegli anni, molto semplici, vennero completamente abbandonate con l'arrivo di artisti quali Articolo 31, Bassi Maestro e Kaos One al Nord, Sangue Misto e Uomini di Mare al Centro, Lou X al Sud, ognuno con un proprio stile e un proprio modo di fare rap. Senza dubbio fra i citati i maggiori esponenti sono gli Articolo 31 e i Sangue Misto (Neffa, Deda e DJ Gruff), quest'ultimi con l'album SxM segnano l'epoca, poi diventerà una pietra miliare del genere e considerato da molti il più grande album hip hop italiano. Il punto di forza del collettivo fu il rappresentare il rap in modo davvero eccezionale, con basi cupe e acide e metrica incredibile.
Nel 1993 l'album Strade di Città degli Articolo 31 entrò nella classifica italiana degli album, vendendo oltre 90.000 copie, un record per un album hip hop dell'epoca. Anche Neffa nel 1996 ebbe un buon successo commerciale raggiungendo il disco d'oro con il suo lavoro corale Neffa e i messaggeri della dopa.
Le sonorità di quegli anni, molto semplici, vennero completamente abbandonate con l'arrivo di artisti quali Articolo 31, Bassi Maestro e Kaos One al Nord, Sangue Misto e Uomini di Mare al Centro, Lou X al Sud, ognuno con un proprio stile e un proprio modo di fare rap. Senza dubbio fra i citati i maggiori esponenti sono gli Articolo 31 e i Sangue Misto (Neffa, Deda e DJ Gruff), quest'ultimi con l'album SxM segnano l'epoca, poi diventerà una pietra miliare del genere e considerato da molti il più grande album hip hop italiano. Il punto di forza del collettivo fu il rappresentare il rap in modo davvero eccezionale, con basi cupe e acide e metrica incredibile.
Nel 1993 l'album Strade di Città degli Articolo 31 entrò nella classifica italiana degli album, vendendo oltre 90.000 copie, un record per un album hip hop dell'epoca. Anche Neffa nel 1996 ebbe un buon successo commerciale raggiungendo il disco d'oro con il suo lavoro corale Neffa e i messaggeri della dopa.
La Golden Age
Comincia così quella che viene definita la "golden age" del rap italiano. Uno dei rapper rappresentativi di questa fase fu Joe Cassano, cresciuto musicalmente tra New York e vari collettivi italiani, tra cui la Porzione Massiccia Crew di Bologna. Con l'album Dio Lodato, pubblicato postumo nel 1999 a causa della sua morte avvenuta per arresto cardiaco, Cassano venne definito come il "più grande cultore della golden age", segnando l'epoca con brani come Dio lodato per sta chance..., Gli occhi della strada e Nocche dure.
Altri artisti rappresentativi di quest'epoca sono stati Sangue Misto, Kaos One, Uomini di Mare, Bassi Maestro e Sottotono.
Nel 1994 gli Articolo 31 pubblicarono Messa di Vespiri, contenente il singolo Ohi Maria, mentre due anni più tardi pubblicarono Cosi com'è, promosso dai singoli Tranqi Funky e 2030 e che vendette 600.000 copie.
Altri album di importanza rilevante nel corso di questa fase sono Merda e Melma di Kaos One e Deda, Sotto effetto stono dei Sottotono, Novecinquanta di Fritz da Cat (che è consideratto tutt'ora pietra miliare del genere), Sindrome di fine millennio degli Uomini di Mare di Fabri Fibra, 107 elementi di Neffa, Verba Manent e La morte dei miracoli di Frankie hi-nrg mc
Altri artisti rappresentativi di quest'epoca sono stati Sangue Misto, Kaos One, Uomini di Mare, Bassi Maestro e Sottotono.
Nel 1994 gli Articolo 31 pubblicarono Messa di Vespiri, contenente il singolo Ohi Maria, mentre due anni più tardi pubblicarono Cosi com'è, promosso dai singoli Tranqi Funky e 2030 e che vendette 600.000 copie.
Altri album di importanza rilevante nel corso di questa fase sono Merda e Melma di Kaos One e Deda, Sotto effetto stono dei Sottotono, Novecinquanta di Fritz da Cat (che è consideratto tutt'ora pietra miliare del genere), Sindrome di fine millennio degli Uomini di Mare di Fabri Fibra, 107 elementi di Neffa, Verba Manent e La morte dei miracoli di Frankie hi-nrg mc
Il nuovo millennio
Sul finire del 1999 il gruppo milanese Sacre Scuole composto da Jake La Furia, Gué Pequeno e Dargen D'Amico, pubblicano l'album 3 MC's al cubo.
All'inizio del nuovo millennio il rapper pugliese Caparezza raggiunge il successo con l'album Verità supposte, nel 2001 i Sottotono partecipano al Festival della Canzone Italiana di Sanremo per poi sciogliersi poco tempo dopo.
Dopo lo scioglimento degli Articolo 31 e l'abbandono di Neffa dalla scena rap, si ha un periodo di stanchezza per la scena italiana che si risveglia con alcune produzioni: in primis vanno ricordati Mi fist dei Club Dogo, 60 Hz di DJ Shocca, Background di Bassi Maestro, Fabiano detto Inoki di Inoki e Mr. Simpatia di Fabri Fibra.
Nonostante l'Italia rimanga salda nell'underground, il mercato dei dischi, capeggiato da etichette indipendenti come la Portafoglio Lainz o la Vibra Records, dà comunque dei risultati. E nel 2006 diversi MC riescono ad ottenere un contratto discografico con delle major: Mondo Marcio, rapper milanese, firma per la EMI, Inoki con la Warner, Fabri Fibra e i Club Dogo con la Universal, mentre i Cor Veleno firmano per la H2O Music, essendo i primi artisti italiani a sfruttare la musica formato digitale. Alcuni videoclip, come quello di Applausi per Fibra di Fabri Fibra, riescono ad arrivare su emittenti come All Music o MTV e guadagnare discrete posizioni nelle classifiche.
In questo periodo nascono anche i primi contesti di freestyle, tra cui 2theBeat, Tecniche Perfette ed MTV Spit. Tra il 2008 e il 2009 il genere si espande a un pubblico più ampio grazie agli album Tradimento di Fabri Fibra, Solo un uomo di Mondo Marcio e Marracash di Marracash che riescono a conquistare le prime posizioni in classifica.
Dal 2010 dopo il successo del singolo Tranne te di Fabri Fibra si crea un vero e proprio fenomeno di rapper mainstream. Fanno il loro debutto nella musica rap italiana artisti come Emis Killa, Salmo, Clementino, Vacca, Rocco Hunt e Moreno. Alla scena mainstream si oppone quella underground di cui fanno parte gente come Mistaman, Lucci, Suarez, Stokka & MadBuddy, CaneSecco, Jesto e molti altri.
Di quegli anni è anche l'esplosione del collettivo Machete soprattutto grazie al web, diventando in poco tempo una delle più importanti realtà del suolo italiano.
All'inizio del nuovo millennio il rapper pugliese Caparezza raggiunge il successo con l'album Verità supposte, nel 2001 i Sottotono partecipano al Festival della Canzone Italiana di Sanremo per poi sciogliersi poco tempo dopo.
Dopo lo scioglimento degli Articolo 31 e l'abbandono di Neffa dalla scena rap, si ha un periodo di stanchezza per la scena italiana che si risveglia con alcune produzioni: in primis vanno ricordati Mi fist dei Club Dogo, 60 Hz di DJ Shocca, Background di Bassi Maestro, Fabiano detto Inoki di Inoki e Mr. Simpatia di Fabri Fibra.
Nonostante l'Italia rimanga salda nell'underground, il mercato dei dischi, capeggiato da etichette indipendenti come la Portafoglio Lainz o la Vibra Records, dà comunque dei risultati. E nel 2006 diversi MC riescono ad ottenere un contratto discografico con delle major: Mondo Marcio, rapper milanese, firma per la EMI, Inoki con la Warner, Fabri Fibra e i Club Dogo con la Universal, mentre i Cor Veleno firmano per la H2O Music, essendo i primi artisti italiani a sfruttare la musica formato digitale. Alcuni videoclip, come quello di Applausi per Fibra di Fabri Fibra, riescono ad arrivare su emittenti come All Music o MTV e guadagnare discrete posizioni nelle classifiche.
In questo periodo nascono anche i primi contesti di freestyle, tra cui 2theBeat, Tecniche Perfette ed MTV Spit. Tra il 2008 e il 2009 il genere si espande a un pubblico più ampio grazie agli album Tradimento di Fabri Fibra, Solo un uomo di Mondo Marcio e Marracash di Marracash che riescono a conquistare le prime posizioni in classifica.
Dal 2010 dopo il successo del singolo Tranne te di Fabri Fibra si crea un vero e proprio fenomeno di rapper mainstream. Fanno il loro debutto nella musica rap italiana artisti come Emis Killa, Salmo, Clementino, Vacca, Rocco Hunt e Moreno. Alla scena mainstream si oppone quella underground di cui fanno parte gente come Mistaman, Lucci, Suarez, Stokka & MadBuddy, CaneSecco, Jesto e molti altri.
Di quegli anni è anche l'esplosione del collettivo Machete soprattutto grazie al web, diventando in poco tempo una delle più importanti realtà del suolo italiano.